Post in evidenza

L'arte del credere: catechesi, arte, cultura e territorio, identità territoriale e culturale

Tra i messaggi del Concilio Vaticano II, una parola speciale fu rivolta agli artisti, definiti “custodi della bellezza nel mondo”: “Oggi come ieri la Chiesa ha bisogno di voi e si rivolge a voi - furono le parole di Paolo VI (lo stesso che nel 1945, allora cardinal Montini, promosse la fondazione dell'UCAI Unione Cattolica Artisti Italiani) - Essa vi dice con la nostra voce: non lasciate che si rompa un’alleanza tanto feconda! Non rifiutate di mettere il vostro talento al servizio della verità divina! Non chiudete il vostro spirito al soffio dello Spirito Santo!”.

Nell'Anno della Fede indetto da Benedetto XVI, la nuova evangelizzazione non può prescindere dal mondo delle arti. La via della bellezza, infatti, rappresenta un percorso privilegiato sia per chi vuole approfondire la propria fede, sia per coloro che, pur essendosi allontanati dalla Chiesa, possono ritrovare la nostalgia di Dio attraverso la contemplazione della bellezza che parla di Lui.
La lunga storia del rapporto tra arte e fede continua ancora oggi. In molte realtà ecclesiali si registrano felici e feconde iniziative artistiche nel campo della liturgia e della catechesi, nella committenza e nella valorizzazione dei beni culturali, mediante il cinema e il teatro, coinvolgendo anche le istituzioni educative, la pietà popolare e i pellegrinaggi, il mondo della comunicazione e delle nuove tecnologie.

Nella nostra società, basata sull’immagine e sulla comunicazione iconografica, grazie alle nuove tecnologie, l'arte e la fotografia rapresentano strumenti artistici 2.0, utilizzabili da tutti e ognuno, per comunicare il proprio punto di vista, l’interpretazione della realtà attraverso la propria sensibilità. Diventa essenziale, altresì, fornire gli strumenti linguistici utili all'uso e alla lettura e interpretazione delle immagini.

La fotografia è arte che vive di emozioni e sensazioni.
La bellezza emoziona, l'emozione si fa immagine, l'immagine trasmette emozione e bellezza inducendo a meditare e riflettere, arricchendo la mente e lo spirito.

“E’ così difficile guardare. Abbiamo l’abitudine di pensare, riflettere sempre, più o meno bene; ma non si insegna alla gente a vedere” diceva il più grande fotografo della storia, Henry Cartier Bresson

L’artista é destinato ad essere coraggioso nella vita, in un mondo che mira a soddisfare più il corpo che lo spirito, grazie alla sua passione vocazionale, ogni volta che ha fame, apre il suo cuore e la sua mente, trovandovi dentro solo perle.

Pertanto, l’Arte è in grado di positivizzare la sofferenza derivante dall’impoverimento e dalla povertà della natura umana, recuperando gli sfiduciati, offrendo loro strumenti in grado di sentirsi protagonisti e propositivi e di vedere e raccontare la bellezza anche in una realtà brutta e negativa.

La fotografia come le altre arti, non rivoluziona il mondo, ma, attraverso la sua forza evocativa, la potenza creativa e testimoniale, supportata da un linguaggio esteticamente accattivante, induce alla riflessione, e può cambiare le coscienze. Può, altresì, rappresentare una rivoluzione con la sua capacità di parlare un linguaggio tra i più compresi al mondo, rendendola ambasciatrice di pace e strumento di dialogo e comprensione.
Ispirata da sensazioni ed emozioni, attraverso la posa, la lentezza dello sguardo, crea icone, e ha la capacità di indurre letture da cui scaturiscono pensieri, considerazioni, rimandi culturali.

Il Fotografo artista è uno scrittore in grado di esprimersi e narrare la bellezza del mondo e la sua visione del mondo per mezzo delle immagini. Icone che fissano istanti emozionali ed emozionanti.

Pertanto l'Autore Fotografo, con la Fotografia, strumento di comunicazione artistica è chiamato ad agire per la promozione della bellezza, per un mondo migliore.

Commenti